7 azioni per rendere Roma Termini una delle migliori stazioni del mondo

7 azioni per rendere Roma Termini una delle migliori stazioni del mondo

Roma Termini è tra i più grandi hub ferroviari d’Italia e d’Europa. Questo comporta grandi responsabilità, al fine di riuscire a servire il grandissimo flusso di viaggiatori che passano quotidianamente da qua. Ecco quindi 7 cose da fare per migliorare la prima stazione della Capitale d’Italia.

7 azioni per rendere Roma Termini una delle migliori stazioni del mondo

# Rivoluzione strutturale della stazione per rendere più facili i collegamenti con metro e binari (e aggiungere spazi verdi)

Roma Termini – Raffaele Pergolizzi

In anni recenti la stazione ha subìto moltissimi lavori per migliorare il raggiungimento dei binari periferici e l’accesso da Piazza dei Cinquecento, soprattutto con i cantieri aperti in vista del Giubileo. Nonostante questo, rimane ancora molto confusionaria nei collegamenti con la metropolitana e i binari più lontani. Sarebbe importante ripensare quindi tutta la struttura della stazione, facilitando i percorsi e rendendoli più luminosi, magari anche inserendo degli spazi verdi interni. Si tratta di un progetto ambizioso ma non impossibile, dal momento che molte stazioni europee, come Utrecht Centraal, hanno rivoluzionato la propria struttura in questa maniera.

# Rendere gratuiti i servizi igienici

Ph: trainspottingitaly – Instagram

Al giorno d’oggi possiamo controllare tante cose col denaro ma tante altre ancora funzionano in altra maniera. Tra queste rientrano sicuramente le necessità legate al bagno. A Termini questi sono a pagamento, cosa che senz’altro contribuisce a tenerli sempre puliti e efficienti, ma che mette in seria difficoltà chi, nel momento di bisogno, si trova senza spicci appresso. Per rendere stazione Termini un luogo inclusivo e accessibile anche sotto questo punto di vista, si dovrebbe pensare non solo a demonetizzare i bagni pubblici, ma anche ad installarne di più in diversi punti strategici della stazione.

# Migliorare la mobilità per l’inclusione

Roma Termini – Raffaele Pergolizzi

Nonostante gli sforzi, Termini presenta tantissime barriere per le persone con ridotta mobilità. Tra il traffico pedonale incontrollato, percorsi tattili divelti e mai risistemati e scale mobili bloccate, passare per la stazione diventa un vero e proprio incubo per queste persone. Per questo si dovrebbero ripensare gli spazi pedonali, o quantomeno la loro distribuzione, in modo tale da riuscire a garantire percorsi sicuri e più ordinati. Infine, si dovrebbero totalmente ripensare le scale mobili, magari sostituendo del tutto le vecchie scale normali, in modo tale da poter aggiungere i giusti strumenti finalizzati al trasporto delle persone invalide.

# Rendere Termini un hub ecologico di riferimento

Ph: trainspottingitaly – Instagram

Collaborando con le ferrovie e altre imprese per i trasporti, Termini potrebbe diventare un esempio in Europa per il trasporto sostenibile. Con un mix di piani regionali e nazionali, si dovrebbe pensare a una progressiva sostituzione delle vecchie locomotive, malandate e inquinanti, in favore di nuove efficienti ed ecosostenibili. Se infatti si prendesse Termini come punto di partenza per ricostruire le tratte più trafficate, rifornendole con mezzi nuovi e all’avanguardia, si rivoluzionerebbe automaticamente la sostenibilità ambientale di larghissime fette di territorio. Contemporaneamente, si potrebbe fare lo stesso con le tratte interne alla città, di collegamento tra i principali nodi ferroviari, inserendo navette elettriche per ridurre le emissioni. Infine, con una progressiva digitalizzazione dei biglietti, Termini diventerebbe un punto di riferimento mondiale come grande hub ecosostenibile.

# Garantire la sicurezza delle persone all’interno e all’esterno

Questo è un tema sentitissimo, soprattutto a causa della grandissima presenza di scippatori e senzatetto. Per far sentire le persone più sicure e, al contempo, evitare malsane iniziative come le ronde o giustizieri di turno, bisogna pensare ad una efficace distribuzione delle forze di polizia, evitando che si concentrino in alcune zone, lasciandone totalmente scoperte altre. Un modo, potrebbe essere il posizionamento di una stazione mobile, di polizia o carabinieri, al centro della stazione. Inoltre, dal momento che la stazione è spesso un riparo dagli agenti atmosferici e da altre avversità per i senzatetto, si può pensare di destinare degli spazi solo per la tutela e l’accoglienza di queste persone, magari in collaborazione con associazioni di volontariato o religiose. Questo permetterebbe di distinguere tra chi ha realmente bisogno dai malintenzionati, permettendo a chi di dovere di condurre azioni di sostengo in maniera mirata, allontanare il disagio dagli spazi condivisi e dare al complesso un volto più umano.

# Aprire dei binari sopraelevati

Credits: Plastic Lines – Pexels

La stazione di Kanazawa, in Giappone, è interamente sopraelevata, cosa che la distingue dalla maggior parte delle stazioni tradizionali. Se si considera che Termini ha il problema dei binari tronchi che non permettono il passaggio dei treni ad alta velocità, investire in un ingente progetto per sviluppare un piano sopraelevato che ospiti binari passanti renderebbe Termini una stazione all’avanguardia, capace di raccogliere il meglio delle intelligenze straniere e farle proprie.

# Ripensare Termini come una stazione-museo

Credits: Katarzyna Misztal – Pexels

Diverse stazioni sparse per il mondo esercitano una vera e propria forza attrattiva per la bellezza della struttura più che per l’efficienza dei servizi. Si pensi a Grand Central Terminal di New York, tappa obbligata per chi visita la metropoli statunitense, o a Chhatrapati Shivaji Terminus di Mumbai, che è addirittura patrimonio UNESCO. E Termini? La sensazione che dà la stazione di Roma è che più la eviti, meglio è. Eppure, a pochi metri da Piazza dei Cinquecento, ci sono i resti delle Mura Serviane, importantissimo sito di interesse storico e artistico. Perché non valorizzarlo sviluppando un’area museale che parta proprio dalla stazione, rendendo Termini un punto di riferimento anche culturale? Inoltre, quando si scava per la creazione delle metro, nel sottosuolo romano si trovano spesso cimeli o resti delle civiltà antiche: il polo museale di Termini potrebbe essere il posto più adatto a ospitare questi ritrovamenti.

Continua la lettura con: Una rotonda romana: la soluzione per gli incroci del caos

RAFFAELE PERGOLIZZI