La metro a Roma: le tre fermate più belle e le tre più brutte

La metro a Roma: le tre fermate più belle e le tre più brutte

Estesa per 59.4km, la metropolitana di Roma presenta non pochi difetti o limiti. Tra i più strani c’è una poca omogeneità nello stile delle stazioni: può capitare di ritrovarsi in stazioni bellissime e grandissime, così come in altre piccolissime e bruttissime. Eppure se si prendessero i punti di forza delle migliori stazioni e li si applicassero al resto delle linee, avremmo un sistema di metropolitane efficiente, bello e omogeneo.  Ecco quindi le 3 stazioni più belle contro le 3 più brutte.

La metro a Roma: le tre fermate più belle e le tre più brutte

# Linea A: la più bella bella è Ottaviano, la più brutta Anagnina

Credits: metro – hellotickets.it
  • Bella: Ottaviano. Se la batte con la fermata che porta a Piazza di Spagna, ma per un giusto mix di efficienza, modernità e centralità, questa fermata è decisamente tra le più belle fermate della linea A di Roma. Il punto strategico in cui si trova, crocevia per milioni di turisti ogni anno, richiede una continua manutenzione e pulizia, cosa che le permette di presentarsi con un aspetto ordinato e sicuro.
Metro Ottaviano – comuneroma.it
  • Brutta: Anagnina. Nonostante si trovi anch’essa in un punto particolarmente trafficato e importante per il passaggio di centinaia di persone ogni giorno, questa stazione appare decisamente più fatiscente, sporca e insicura. Molto è sicuramente dovuto alla zona periferica in cui sorge, tuttavia passeggiare nei suoi pressi non fa sentire sicuro nessuno.
Metro Anagnina, ph: menicstar – Instagram

# Linea Blu: la più bella è Colosseo, la più brutta Quintiliani

Credits – metropolitanadiroma.it 3
  • Bella: Colosseo. Una delle fermate più caratteristiche di Roma. Con l’uscita che dà direttamente sul monumento romano più conosciuto al mondo, anche questa è una fermata particolarmente trafficata e fondamentale per lo spostamento di romani e turisti. Nonostante non sia sempre sicurissima proprio a causa della grandezza e della difficoltà di gestire i flussi di persone, con l’ultima ristrutturazione si presenta come una fermata esteticamente moderna, bella e interessante.
Metro Colosseo – Roma Metropolitane
  • Brutta: Quintiliani. Al contrario, Quintiliani è una delle fermate più brutte in assoluto di tutto il sistema delle metropolitane romane. Posta in una zona quasi totalmente isolata, è spesso tanto vuota da far credere a molti romani che sia inutile. Questa condizione di isolamento la porta ad essere rovinosamente trascurata sia dal punto di vista dei servizi, sia della pulizia che del decoro.
Metro Quintiliani, ph: alessandroserrano – Instargam

# Linea C: bella San Giovanni, brutta Finocchio

Credits: metropolitana – mondo3com
  • San Giovanni è una delle stazioni più all’avanguardia. Il museo interno che ospita i rinvenimenti estratti durante gli scavi per la sua realizzazione, la caratterizzano e distinguono dalle altre stazioni della metro di Roma, così come i grandi disegni con la linea che indica l’altezza del terreno per ogni epoca storica. Anche questa è trafficata da moltissime persone ed è tanto importante che è punto di snodo tra Metro A e Metro C.
Metro San Giovanni, ph: tsuyobn – Instagram
  • Finocchio, una delle fermate più periferiche e lontane dal centro, collega infatti la periferia est della città. Nonostante sia difficile trovare dei grandi limiti nella Linea C, essendo questa la più moderna rispetto alle altre, questa è una tra le fermate più trascurate dell’intera linea e la zona che serve non è delle migliori. Aggirarsi nei pressi di questa fermata nelle ore più tarde, non fa sentire certamente sicuri.
Metro Finocchio, ph: metropolitana.roma – Instargam

 # Anche l’estetica delle stazioni deve essere all’altezza di una grande metropoli

 

Per essere all’altezza della sua storia e permettere a chi la vive di esserne fiero, anche nell’estetica è fondamentale per Roma rivoluzionarsi e stare al passo coi tempi. Per riuscire a colmare l’avanzamento tecnologico della Metro C, la bellezza della Metro A e l’efficienza della Metro B, bisogna condurre un piano di riqualifica che esporti i vantaggi delle migliori stazioni a tutte le altre. E per fare un ulteriore passo in avanti, bisogna adottare:

  • un nuovo sistema di segnaletica, più chiaro ed efficiente,
  • un sistema digitalizzato, come un app, per aggiornamenti su orari e biglietti
  • E, infine, ripensare le fermate non solo come un luogo di passaggio temporaneo, ma un vero e proprio spazio sociale, con esposizioni culturali e ambienti confortevoli.

In questo modo si potrebbe competere con grandi metro estere come l’Underground di Londra.

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RAFFAELE PERGOLIZZI