Si chiama Starline il progetto che collegherà, tra le altre, queste importanti capitali europee: Roma, Madrid e Parigi. Sembra un progetto ambizioso ma non impossibile, che potrebbe rivoluzionare il modo di concepire lo spostamento tra nazioni europee e che, senz’altro, solleva un forte quesito: Roma è pronta per un progetto simile? Se è vero che tutte le strade portano a Roma, è altrettanto vero che le strade romane non offrono un ottimo sistema di collegamenti. Questa nuova metro europea è una grande occasione da sfruttare.
La metropolitana d’Europa: 5 linee su 22mila chilometri per unire 41 città
# Il progetto: 5 linee per 22mila chilometri

Il progetto proposto da Starline è veramente eccezionale: si tratta di una serie di 5 linee per una tratta lunga complessivamente 22.000 chilometri. Tra le 41 città europee coinvolte nel progetto, ci sono anche Parigi, Madrid, Milano e Roma. Il costo complessivo stimato raggiungerebbe circa 550 miliardi di euro. Che posto avrebbe Roma in questo progetto? Ma soprattutto, sarebbe pronta per una sfida simile?
# Roma è in ritardo

Nella tratta in cui è compresa anche Roma, questa sarebbe la penultima città prima del capolinea. Per l’Italia infatti le fermate previste sono 3: Milano, Roma e Napoli. Nord, centro e sud. Tuttavia, col complesso e intricato sistema di trasporti interni che hanno Roma e il Centro Italia, la previsione è che se la situazione non cambia la fermata nella Capitale sarà una semplice fermata di passaggio, probabilmente da evitare, origine solo di disservizi. D’altra parte, come può il modello romano, che collega i poli opposti della città in quasi un’ora, competere con uno che collegherebbe Roma e Madrid in poco più di 3 ore?
# La soluzione? Da Roma realizzare la metro d’Italia

Per migliorare la condizione della Capitale e renderla un modello competitivo, magari spunto per la creazione di questa metro europea, deve rigenerarsi fin da subito, senza aspettare di realizzare la linea europea. E non basta pensare a una rigenerazione delle metropolitane romane: bisogna rivoluzionare interamente il sistema dei trasporti della zona centrale della penisola. Lanciare una “Metro Italia“, con maxi stazioni nelle principali città delle regioni centrali, collegate con treni ad alta velocità e a basso costo del biglietto, con vagoni più comodi di una semplice metro ma non divisi in classi, potrebbe essere un primo passo concreto. Esportando poi il medesimo sia al sud che al nord, renderebbe il progetto europeo non solo più appetibile, ma anche spaventosamente più vicino.
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RAFFAELE PERGOLIZZI