Nuovo Flaminio: la Lazio si “separa” dalla Roma

Nuovo Flaminio: la Lazio si “separa” dalla Roma

Prende avvio l’iter per la riqualificazione del vecchio Stadio Flaminio, realizzato nel 1957 su progetto di Pier Luigi e Antonio Nervi: un impianto oggi preda dell’abbandono, che amplifica il degrado dell’area circostante.

# Abbandonato dal 2011

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Lo Stadio Flaminio, situato tra Foro Italico, Parco di Villa Glori e Parioli, rappresenta uno dei tanti monumenti dimenticati dell’architettura contemporanea italiana: con una capienza di circa 25 mila posti, ha ospitato eventi sportivi calcistici e soprattutto tornei di rugby, senza contare alcuni eventi musicali di artisti leggendari, tra i quali gli U2, Michael Jackson, i Duran Duran e i Rolling Stones.

Oggi è pressochè dimenticato, seppur incastonato tra quartieri di pregio e non lontano dal centro storico della Capitale e dal distretto sportivo del Foro Italico. Dal 2008 considerato dallo Stato italiano un bene di interesse artistico e storico tutelato come monumento, è completamente inutilizzato dal 2011.

# Il progetto della Lazio: capienza raddoppiata

 Superato il ricorso da parte della Società Roma Nuoto, il Comune di Roma ha finalmente dato l’avvio al progetto della Società Sportiva Lazio, che finalmente potrà usufruire di un impianto di proprietà, sulla falsariga della politica adottata ormai da tutte le più grandi e prestigiose società calcistiche europee.

Il progetto, per un costo di circa 440 milioni di euro di cui 24 milioni di contributi pubblici, prevede il raddoppio dell’attuale capienza e l’inserimento all’interno dell’impianto di nuove attrazioni, quali sponsorizzazioni, eventi aziendali, museo e tour, ed eventi non sportivi.

Le ricadute sull’area circostante riguardano anche la mobilità: il nuovo impianto porterà infatti 4400 nuovi posti auto e uno specifico piano della viabilità.

# Al nuovo Stadio Flaminio con tram e metro C

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Il nuovo impianto, oltre a rappresentare un recupero fondamentale dal punto di vista urbanistico e un valore aggiunto per l’offerta della Capitale nell’ambito dello sport e dello spettacolo, nasce già sotto una buona stella dal punto di vista dei collegamenti su ferro: la linea tramviaria 2 collega infatti già oggi in pochi minuti la zona del nuovo Stadio al centro della città, attestandosi dietro Piazza del Popolo e in prossimità della stazione delle ferrovie Roma Nord e della fermata Flaminio della linea metropolitana A.

Ancora più importante, la zona del nuovo Stadio sarà servita direttamente dalla linea metropolitana C, che avrà una fermata proprio tra il nuovo impianto sportivo, l’Auditorium “Ennio Morricone” e il Palazzetto della Virtus, con inizio dei lavori auspicato per il 2026 per la tratta della linea tra Ottaviano e Farnesina.

# Obiettivo 2029

La Proprietà della S.S. Lazio ha posto come orizzonte temporale per la realizzazione del nuovo Flaminio il 2029, precisamente il 19 luglio, quando si terranno i festeggiamenti per i venticinque anni dal “salvataggio” della Società, che fu rilevata da Claudio Lotito nel bel mezzo di una situazione finanziaria drammatica proprio nel 2004.

L’impianto dovrebbe quindi essere perfettamente in grado di ospitare eventi calcistici nell’ambito degli Europei 2032 di Italia e Turchia.

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