Perché Roma deve tornare ad essere «Cultura del Mondo»: il manifesto del progetto

Perché Roma deve tornare ad essere «Cultura del Mondo»: il manifesto del progetto

Nel momento in cui l’Occidente sembra avere perso la luce, vivendo una delle più lunghe parentesi di buio intellettuale e culturale, serve un nuovo faro. Roma ha ricoperto questo ruolo per larga parte della storia dell’Occidente: serve un nuovo scatto per rispondere alla sua vocazione millenaria.  

Perché Roma deve tornare ad essere «Cultura del Mondo»: il manifesto del progetto

Roma non è solo una città, è un’idea che ha plasmato il mondo. Sui sette colli che l’hanno vista nascere, fino ai confini dell’Europa, si fondevano popoli, lingue, pensieri: la cultura occidentale è nata sotto il suo cielo. La sua grande forza è stata quella di cogliere il meglio dell’intelligenza umana e di farla risplendere nel mondo. Lo ha fatto con la cultura classica degli antichi greci, che grazie a Roma è ancora oggi al centro della formazione mondiale. Il cristianesimo stesso ha conosciuto il periodo di maggior crescita, gettando le basi per affermarsi come la maggiore religione mondiale, proprio sfruttando le ottime strutture sociali e comunicative dell’Impero Romano. E la forza di Roma è proseguita oltre la caduta dell’Impero, seguitando a illuminare il mondo. Lo ha fatto con il Rinascimento, con il Papa che per secoli è stato il grande protagonista sulla scena politica internazionale. Non solo: Roma è stata la stella polare, il punto di riferimento per gli imperi più longevi. Nei quasi mille anni di loro dominio, in epoche diverse, sia il Sacro Romano Impero Germanico che l’Impero Romano d’Oriente si sono richiamati in modo esplicito a Roma. In tempi più recenti, americani e russi (con Mosca “Terza Roma”) affermano di proseguire a loro modo la storia grandiosa dell’antica Roma. Tutto questo dimostra una cosa sola: che Roma è il massimo riferimento di cultura umana per la storia dell’Occidente fino ai giorni nostri. 

E qui arriviamo al punto. Fino ai giorni nostri. Ma è proprio così? Sì, se vediamo come Roma viene ancora innalzata a grande distanza dai nostri confini. Ma certo non è più così se torniamo dalle nostre parti: di questa vocazione millenaria sembra non esistere nessuna traccia di consapevolezza o di responsabilità storica tra i romani attuali. Consapevolezza e responsabilità: questo è ciò che manca nella Roma di oggi. Ed è ciò che manca nel mondo di oggi.

La consapevolezza di una grandezza che nasce dalla capacità di rilevare il meglio di ogni cultura umana e di elevarla su prospettive mondiali, sfondando i limiti del tempo e dello spazio. Una consapevolezza che oggi risulta assopita, come se la Roma di oggi non fosse più capace di esprimere la sua natura più autentica. Questo assopimento non è solo una questione romana: è il fondamento del torpore intellettuale, morale e culturale in cui affonda l’Occidente stesso. All’Occidente manca la luce che ha illuminato la sua storia, all’Occidente manca Roma. 

RomaCulturadelMondo nasce per questo: intende riportare Roma al centro del suo ruolo storico, provocandola a tornare a essere grande nell’esprimere e valorizzare le vette dell’intelligenza umana, sfidandola a guardare in faccia con coraggio tutti i freni che limitano questo potenziale inespresso. Per fare questo i passi che reputiamo decisivi per rispondere alle sfide del mondo attuale sono:

  • stimolare la partecipazione sotto ogni ambito, considerando ogni cittadino un soggetto di responsabilità individuale e sociale,
  • riportare alla luce ciò che nella tradizione si pone più attuale per sfidare il futuro,
  • vincere la paura e la pigrizia di mettere in discussione lo status quo,
  • recuperare passo dopo passo il più autentico spirito di Roma, che è quello di essere un grande faro che illumina il mondo.

Se anche tu che stai leggendo senti risuonare dentro di te questa responsabilità storica e hai voglia di impegnarti per questo, in questo progetto hai un posto che ti aspetta.

RAFFAELE PERGOLIZZI