Roma non ha sette colli

Roma non ha sette colli

Tutta Italia sa quali sono i 7 colli di Roma. Aventino, Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale e Viminale. I 7 colli sui quali fu fondata la città eterna. Ma pochi sanno che in realtà sono di più.

Roma non ha sette colli

# Perché solo questi sette?

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i Sette colli di Roma

Tutti a est del fiume Tevere e intorno al Foro, cuore politico dell’antica Roma, ogni colle ha avuto un ruolo fondamentale nella storia degli antichi romani ed ora ospitano la maggior parte delle bellezze della Capitale. Il Palatino è sicuramente il più famoso dell’antica Roma con i suoi Fori Imperiali e il Colosseo. L’Aventino è situato vicino al Circo Massimo e ospita un quartiere tranquillo, mentre il Celio è forse il più vivace. L’Esquilino è il più alto ed esteso dei colli e abbraccia molti quartieri romani, il più piccolo invece è il Viminale. Infine ci sono il Capitolino con il Campidoglio e il colle politico per eccellenza, il Quirinale.

Sono stati Cicerone e Plutarco ad aver stilato la lista ufficiale dei colli, probabilmente entrambi ispirati ai 7 Re di Roma, ma forse è stata solo una semplificazione. Perché i colli di Roma, in realtà sono molti di più.

# Non sono solo 7

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colle gianicolo

Fu Costantino a far livellare la zona del Vaticano, che all’epoca era tutt’altro che pianeggiante, per far costruire la Basilica di San Pietro. Ma anche Traiano fece spianare l’area tra il Campidoglio e il Quirinale per il Foro.

Tra i colli ancora visibili ci sono il Gianicolo, quello delle mura “Giancolensi” da cui poter osservare tutta la città e fatte costruire da papa Urbano VIII Barberini; e quello del Pincio: si tratta del colle che ospita gli innumerevoli scalini di Piazza del Popolo per raggiungere la famosa balconata.

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