Quale dev’essere il fine ultimo di un Governo?

Quale dev’essere il fine ultimo di un Governo?

Se si chiede a un qualsiasi professionista quale sia il fine del proprio lavoro, quasi sempre si ottiene una risposta coerente e precisa: il professore risponderà che il fine del suo lavoro è educare, un meccanico invece dirà che è riparare ciò che di rotto gli consegnano, un medico curare e così via. Ma quando si pone lo stesso identico quesito a un politico le risposte variano: sconfiggere la destra, ribaltare l’egemonia culturale della sinistra, difendere i lavoratori, liberare le piccole medie imprese… Ma insomma, qual è veramente il fine ultimo di un buon governo?

Quale dev’essere il fine ultimo di un Governo?

# Per la Destra? Ribaltare l’egemonia culturale della sinistra

Ph: giorgiameloni – Instagram

Immaginiamo di porre questa domanda agli esponenti della destra di governo. Le possibili risposte si può provare a cercarle negli slogan propagandistici o dalle frasi fatte che i deputati recitano di fronte ai microfoni dei telegiornali. Ma tutte queste, sia che si tratti di esponenti di Fratelli d’Italia, della Lega o di Forza Italia, più che offrire un fine, riconducono a quell’atteggiamento passivo-aggressivo e di rivalsa che la destra nutre nei confronti della sinistra. Un sostanziale complesso di inferiorità che si tenta di “ribaltare” riproponendo, quasi noiosamente, questioni culturali, vecchi danni commessi dai governi passati, la tradizione, un ambientalismo “di destra” e tanto altro. Insomma, quello che si evince, è che la destra è troppo impegnata a tentare di uscire dal complesso di inferiorità autoimposto, a punto tale da non saper offrire una prospettiva che vada oltre gli slogan più comuni. Certamente molte cose vengono fatte bene, a partire dalle relazioni in politica estera, ma sembra mancare un fine, qualcosa di pensato per la comunità e non “per la destra”. D’altra parte, la sinistra, come sta messa?

# Sconfiggere la Destra è il più grande obiettivo dichiarato della Sinistra

Ph: ellyesse – Instagram

Passando all’altra ala del Parlamento, porre questa domanda sembra quasi inutile. Non perché non vi sia una risposta, ma perché la si dà per scontata: l’obiettivo dichiarato della sinistra è di sconfiggere la destra. Il metodo? Meno che opporsi a qualunque cosa la destra dica o faccia, non c’è una strategia veramente consolidata e sostenuta da contenuti validi. In questo la sinistra ha saputo evolversi in maniera quasi eccelsa, dimenticando qualunque contenuto ideale o valoriale che l’ha sempre distinta negli anni passati, meno che per qualche occasione propagandistica o meramente volta a criticare il governo. Si guardi banalmente alla questione della Palestina: viene utilizzata per attaccare il governo. Anche qui, quindi, sembra non esserci una risposta che comprenda il bene della collettività, ma solo il tornaconto della sinistra in chiave anti-destra. Ma allora quale dev’essere il vero fine di un buon governo?

# Il vero fine di un governo? Perseguire l’armonia sociale

Il vero fine che ogni buon governo, e governante, dovrebbe porsi dovrebbe essere quello di perseguire l’armonia sociale, favorendo il progresso sociale, economico, tecnologico e artistico, reggendosi su un equilibrio tra diritti e doveri dei cittadini. Nella storia si possono ripercorrere moltissimi esempi di governi che hanno fatto dell’armonia il proprio fine, rendendoli grandi esempi per le generazioni successive. La Pax Augustea è un ottimo esempio di armonia sociale, che ha permesso a Roma di vivere uno dei suoi più lunghi periodi di pace e prosperità. Un esempio cronologicamente più vicino è il Giappone dell’Era Meiji, che tra il 1868 e il 1912 ha conosciuto un periodo di grandi modernizzazioni, promuovendo l’unità nazionale attraverso l’istruzione universale. Nella contemporaneità un esempio limpido è nei Paesi Scandinavi, dove i governi del dopoguerra hanno implementato politiche di welfare state per ridurre le disuguaglianze, garantire istruzione e sanità universali e promuovere la coesione sociale. La chiave per perseguire l’armonia sociale risiede nell’annullamento delle divisioni, nel lavoro intenso e continuo negli interessi della collettività e non di una parte sull’altra, servendosi del progresso e della giustizia sociale. Superare le ideologie di destra e sinistra è il primo ostacolo da superare per avvicinare l’Italia a un modello ideale di società, fondato sui valori espressi poc’anzi. Lo sforzo richiesto è immane, ma ancora più grande è il bene per cui lo sforzo stesso è richiesto.

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RAFFAELE PERGOLIZZI